Nel mese di aprile si è svolto l’ultimo incontro del corso di fotografia “Con l’occhio del fotografo”, che ha coinvolto le classi quarte della Scuola Primaria. Ci siamo cimentati in una “Caccia al Tesoro” fotografica tra le vie del centro storico della nostra città.

La mattina, ci siamo ritrovati tutti al Museo Diocesano, dove ci aspettavano le responsabili, Paola e Valja e l’esperto di fotografia Cosmo Mario Andriani che, come sempre, ci hanno accolto con un sorriso e ci hanno fatto accomodare in una sala del museo, dove abbiamo potuto vedere altre foto sugli animali che popolano la nostra regione. Eravamo eccitati, incuriositi all’idea di svolgere questa caccia misteriosa con le nostre macchine fotografiche. Cosa ci aspettava? Abbiamo formulato mille domande dalle risposte misteriose.

 

 

Paola ci ha mostrato una mappa, dove era illustrato un percorso e ci ha invitato a dividerci in gruppi: siamo arrivati nel centro storico ed è iniziata la caccia al tesoro. Ogni capogruppo aveva la mappa con gli indizi da seguire; il punto di partenza era diverso per ciascun gruppo. Noi siamo partiti da via Piazza, qui abbiamo letto il primo indizio che ci ha portato allo stemma di Molfetta; il successivo ci ha condotti verso un paesaggio, cioè una lunga stradina dove fotografare un meraviglioso scorcio. Proseguendo nella lettura degli altri indizi siamo arrivati ad ammirare il rosone di una chiesa, una finestra con il sigillo a forma di timone. E’ stato molto facile da fotografare! Siamo giunti, poi, ai Cariatidi, che sostenevano una faccia buffa, una molto simpatica, sorridente ma, anche, molto difficile da fotografare, perché dovevi essere a una certa distanza. Le strade del centro antico sono molto sconnesse. Siamo passati al di sotto di un arco spettacolare, stupendo dove c’erano l’affresco di San Nicola, un Santo molto prediletto e di fronte a lui c’era San Corrado, il patrono di Molfetta.

Il successivo indizio ci ha portati in una via molto lunga, mi sentivo una turista proveniente da un’altra città, perché nonostante fossi stata lì altre volte, quei monumenti non li avevo mai notati. Mentre camminavo guardandomi intorno ho visto sul portone n.33 una faccia buffissima che ridacchiava! Trovarsi tra quei palazzi era eccitante. Arrivati in Piazza Municipio, dovevamo scattare una foto complicata, io mi stavo preoccupando, perché dovevamo riprendere l’intera facciata. Proseguendo abbiamo scattato una foto ad un leone molto spaventoso, era il guardiano della foresta, però, in questo caso, proteggeva il Duomo, trovandosi di fronte alla sua porta secondaria. Girato l’angolo ci siamo trovati di fronte alla facciata del Duomo: è altissimo e maestoso. In quel momento mi sentivo una fotografa provetta.

Tutto era così eccitante! Ho lasciato la paura alle spalle ed ho scattato una foto stupenda.

Infine, per arrivare all’ultimo indizio siamo passate dal mare azzurro; ho respirato l’aria di mare e mi sono ricordata di quando ero piccola. Siamo arrivati, così, a Torrione Passari, al cui interno abbiamo trovato un pozzo di pietra bellissimo con delle sirene e delle conchiglie.

Poi, siamo saliti sul torrione ed abbiamo visto un mare limpido e luminoso e io ho anche avvistato una barca ed ho fotografato il faro con in lontananza la Basilica della Madonna dei Martiri.

L’esperienza è stata entusiasmante, perché oltre a scoprire le bellezze del centro storico abbiamo messo in pratica i consigli elargiti da Cosmo durante le lezioni teoriche. E’ stato veramente un progetto bellissimo; un grandissimo grazie all’Associazione Culturale FeArt e, ovviamente, a Cosmo Andriani, che mi ha fatto scoprire come è bello guardare con … “l’occhio del fotografo”.

 

IL NOSTRO CENTRO STORICO

     

     

     

    

  

classe 4°C